Ayrton Senna: 5 momenti indimenticabili

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Ayrton Senna è stato più di un semplice pilota. È da molti considerato il più grande pilota di tutti i tempi. Ha perso la vita in un tragico incidente nel 1994, ma rimane una leggenda, un’icona e un eroe nazionale per il Brasile e tutti i Brasiliani.

Senna ha costruito la sua leggenda in un periodo che molti considerano l’ultima grande era della Formula 1 – un’era in cui le monoposto erano dotate di motori incredibilmente potenti, di un’areodinamica poco efficiente e nessuna assistenza elettronica alla guida. Queste auto erano giudicate da tutti praticamente inguidabili, ma l’abilità e la velocità di Senna con queste monoposto non aveva eguali. In 10 anni di carriera in Formula 1, Senna ha vinto tre Campionati del Mondo Piloti, salito sul podio 81 volte – con 41 vittorie – e ottenuto ben 65 pole position. Come pilota, Senna era su un altro pianeta.

Eppure Senna è stato molto più di un pilota: è stato un filantropo e un ambasciatore della cultura Brasiliana, non amava la vita sotto i riflettori (quando poteva, scappava a Angra dos Reis, a sud di Rio de Janeiro) ed è stato un benefattore silenzioso – attività che continua ancora oggi grazie alla fondazione Instituto Ayrton Senna.

Ecco il nostro tributo: il ricordo di alcuni dei più significativi momenti del più grande pilota di tutti i tempi.

#5 Montecarlo 1984

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Primo anno di Senna in Formula 1, nella (poco competitiva) scuderia Toleman. Nel Gran Premio di Monaco si qualifica 13esimo, ma appena inizia a piovere Ayrton guadagna fino a 3 secondi al giro sul leader della gara Alain Prost, rivelando al mondo le sue incredibili doti di guida sul bagnato.

Ma, mentre Senna stava per prendere il comando della corsa, i giudici di gara decisero di sospendere la gara per motivi di sicurezza (o per non far perdere Prost?).

Senna conquista il primo degli 81 podi della sua carriera.

#4 la rivalità Prost – Senna

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Quella tra Ayrton Senna e Alain Prost è stata una delle più grandi rivalità della Formula 1, se non una delle più grandi in assoluto nella storia dello sport. Senna e Prost erano compagni di squadra alla McLaren dal 1988 al 1989, anni in cui la scuderia non aveva praticamente rivali. Nel 1989, entrambi sono a un passo dalla conquista del titolo in Giappone, sul circuito di Suzuka.

A pochi giri dal termine, Prost costringe Senna all’incidente. Con l’auto danneggiata, Senna compie un intero giro, torna ai box, sostituisce il musetto della monoposto… torna in pista e rimonta tutte le posizioni, vincendo la gara. Verrà squalificato a fine gara, per essere stato spinto da un commissario di percorso, consegnando nelle mani del rivale il titolo 1989.

#3 la vendetta su Prost

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Prost nel 1990 passa alla Ferrari, e il risultato del Gran Premio del Giappone è determinante per stabilire chi vincerà il titolo – e Senna parte dalla pole position.

Ma alla partenza, Prost guadagna un leggero vantaggio su Senna… e Senna, alla prima curva, sperona Prost. Entrambi finiscono fuori pista, e il titolo di Campione 1990 va per la seconda volta al brasiliano.

#2 la vittoria a Interlagos 1991

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Nonostante sia già un grandissimo campione, nel 1991 Senna non ha ancora vinto una Gran Premio di Formula 1 in Brasile.

La gara sul circuito di Interlagos nel 1991 sembra perfetta: Senna parte dalla pole position, e per i primi 60 (su 67) giri controlla agevolmente la corsa. Inizia a piovere, e il cambio della McLaren di Senna si blocca in sesta marcia… incredibilmente, riesce a mantenere la monoposto in pista, tagliando (esausto) il traguardo.

#1 l’incidente di Erik Comas nel 1992

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Erik Comas durante le prove del Gran Premio del Belgio del 1992 ha un grave incidente. Senna, poco dietro Comas al momento dell’incidente, capisce che la situazione è grave. Il francese ha perso i sensi, ma il motore della sua monoposto è ancora al massimo, e il rischio che il motore e il serbatoio esplodano è questione di secondi.

Senna parcheggia la sua McLaren e raggiunge la monoposto di Comas (privo di sensi), e ne spegne il motore.

Un gesto che racconta la grandezza di Senna, prima come uomo che come pilota.

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