Pantanal

Nell’area centrale del Brasile occidentale troviamo il Pantanal che, assieme all’Amazzonia, rappresenta la maggiore attrazione naturalistica del Paese. Questo prodigioso ecosistema  si estende su un’area di 100.000 kmq ed è compreso nella più ampia regione del Mato Grosso.  Per l’osservazione della fauna è sicuramente l’area di maggior interesse dell’intero Sudamerica.  Dal punto di vista storico, è utile ricordare che la regione era popolata fin dal 6000 a.C. dalle tribù indios dei Tupí e Guaraní. All’epoca dell’arrivo dei Gesuiti, nel XVII secolo, la popolazione era organizzata in ben 50 tribù. Ma la storia di questa terra, quasi a voler sottolineare il predominio assoluto del sistema-natura, è povera di vicende: si ricorda solo un certo interesse, nel XVIII secolo, dei conquistadores per il ritrovamento di vene aurifere, che tuttavia si esaurirono rapidamente smorzando gli entusiasmi iniziali.

La storia vera di questa terra è da ricercare dunque nell’historia naturae, ed è forse questa la ragione più importante per cui oggi possiamo felicemente sorprenderci di fronte ad un paesaggio ancora autentico e incontaminato. L’ecosistema del Pantanal è davvero straordinario. Possiede una flora composita, che varia a seconda delle latitudini.  In particolare è famosa per le bellissime fioriture delle piante terrestri e acquatiche. I fiumi custodiscono una fauna ittica unica al mondo: sono stati contati più di 250 tipi di pesci, tra cui varie sottospecie di pesce-gatto, alcune delle quali raggiungono gli 80 chili, piranha, stupendi esemplari di pesce “dourado” . Ospita circa 700 specie di uccelli: dagli jaribù (grandi cicogne con collare e cappuccio) ai pappagalli (presenti in più versioni), dagli aironi ai velocissimi ibis, dai tucani ai tipici Quero Quero. Tra i mammiferi è facile vedere nel Pantanal i capibara e i cervi; ci vuole, invece, un po’ più di pazienza per ammirare i formichieri e le lontre giganti, i giaguari e gli armadilli. Questa terra, infine, si propone come l’habitat ideale per rettili come gli jacaré (sono caimani di piccola-media taglia che nell’età adulta non superano i due-tre metri: si calcola ve ne siano circa cinque milioni di esemplari) e le anaconde.

Per scoprire il Pantanal migliore, Mirador vi propone due splendide opportunità: la prima nel Pantanal settentrionale, nell’area di Cuiabá; la seconda nel Pantanal del sud, nella zona di Campo Grande. Cuiabá è stata fondata nel 1719 – si tratta del primo insediamento nell’area occidentale del Pantanal – e all’epoca trovò un rapido sviluppo grazie alla scoperta di giacimenti d’oro e diamanti. Oggi la città è la capitale di una regione  ricca di legname, miniere e aziende agricole. Conserva qualche testimonianza del suo passato coloniale e possiede un interessantissimo museo: il Museo Indiano Marshal Rondon, con vari oggetti delle tribù Xingu. Da Cuiabá vi trasferirete in un lodge da dove potranno iniziare le vostre escursioni – a piedi, a cavallo, in canoa – per gustarvi le meraviglie di questo straordinario territorio. Campo Grande è la capitale dello stato di Mato Grosso do Sul. Fondata nel 1889, ancora oggi si respira un’atmosfera da attiva città di cow-boy. Il suo Museu Dom Bosco presenta interessanti collezioni sugli indiani. Da qui raggiungerete un attrezzato rifugio ecologico. Potrete esplorare le bellezze naturali del Pantanal del sud negli oltre 7.000 ettari della riserva, a piedi, a cavallo o a bordo di un battello lungo il fiume Aquidawana, accompagnati da guide particolarmente esperte.

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